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Target

La parola “target” deriva dall’inglese e significa letteralmente “bersaglio”, “obiettivo”.

Nel mondo della comunicazione e del marketing, infatti, il significato di target si riferisce al gruppo di consumatori a cui un'azienda mira con i propri prodotti o servizi.

Quasi sempre, il target è un gruppo di consumatori con caratteristiche in comune (ad esempio, genere, età, stile di vita, bisogno, interessi…), al quale vendere un prodotto o servizio, e perciò a cui è rivolto un determinato messaggio.

Per un’azienda è fondamentale conoscere il suo consumatore tipo, poiché in questo modo può raggiungerlo efficacemente e trasformarlo in vero e proprio acquirente. Un’azienda, però, può non avere un solo mercato target. In molti casi, infatti, un'azienda può avere più di un target di clienti. Può esserci un target primario, che è l'obiettivo principale, e un target secondario, ovvero un gruppo di acquirenti ancora non tanto grande ma che ha potenziale di crescita.
Conosci bene i target della tua azienda?

Target di marketing e di comunicazione

È importante distinguere il target di marketing dal target di comunicazione (o target pubblicitario).

Nel mondo del marketing, la definizione di target si lega ai consumatori (potenziali o attuali) che l’azienda stessa desidera acquisire o mantenere nel tempo. Esso viene definito dal reparto marketing dell’azienda stessa. Questo target è cruciale per la definizione delle caratteristiche del prodotto o servizio, del packaging, del prezzo, del posizionamento e della strategia di marketing complessiva. Il target di marketing influisce direttamente sulla progettazione e sulla strategia commerciale dell'azienda. Un errore nella definizione del target di marketing può avere conseguenze costose, costringendo l'azienda a rivedere l'intero piano aziendale, dalla strategia di marketing alla progettazione del prodotto/servizio. (fonte: okpedia)

Il target di comunicazione si riferisce esclusivamente al destinatario del messaggio pubblicitario. È generalmente definito dall'agenzia creativa e può non coincidere sempre con il target di marketing. L'errore nella definizione del target di comunicazione, seppur da correggere, ha un impatto relativamente minore e richiede principalmente la modifica della campagna di comunicazione, senza necessità di rivedere l'intero piano aziendale. (fonte: okpedia)

Raramente, il target di marketing coincide con quello di comunicazione.
In comunicazione, infatti, è più conveniente focalizzarsi su un target più reattivo ai messaggi, oppure in grado di influenzare altri segmenti con il suo comportamento. Il target di marketing, invece, tende a coincidere esattamente con le persone che l’azienda è interessata a raggiungere.

Come individuare il target: la segmentazione

La segmentazione del mercato è un processo estremamente importante per le aziende, poiché è utile a individuare il cliente target (o i clienti target) a cui rivolgersi. Segmentazione e targeting, infatti, sono due processi strettamente connessi.
La segmentazione del mercato è fondamentale per identificare il target di riferimento, suddividendo il mercato in gruppi omogenei di consumatori con caratteristiche simili tra cui età, genere, reddito, titolo di studio, area geografica, abitudini e necessità).

Una volta individuati i diversi segmenti di mercato, l’azienda, in base ai suoi obiettivi, dovrà decidere se rivolgersi a tutti, oppure se individuare uno o più gruppi di consumatori e sviluppare diverse strategie per acquisirli.
In questo modo, l’azienda individuerà il suo target, o i suoi target di mercato.

Tale processo è fondamentale per individuare una nicchia di persone realmente interessate a ciò che l’azienda vuole offrire loro. Saranno individui che trarranno un beneficio dai prodotti o servizi dell’azienda, si identificheranno con essi e soddisferanno i loro bisogni/desideri.
Per questo motivo, individuare le giuste strategie di targeting è essenziale.

Analizzando più approfonditamente ciascun target, l’azienda sarà in grado di comprendere le sue caratteristiche, i suoi gusti, cosa lo spinge all’acquisto, la percezione che ha dell’azienda e dei suoi brand, il suo livello di soddisfazione…

Segmentazione psicografica e demografica

La segmentazione demografica è forse la più conosciuta e scontata: si concentra sul raggruppamento dei consumatori in base a dati demografici tangibili come età, sesso, reddito, istruzione, località geografica, potere d'acquisto, stato familiare e via dicendo. 

La segmentazione psicografica si focalizza invece su come si raggruppano i consumatori in base a caratteristiche psicologiche come valori, atteggiamenti, interessi, personalità, opinioni e stili di vita. Questo tipo di segmentazione consente alle aziende di comprendere meglio le motivazioni e i comportamenti dei loro clienti, creando così campagne pubblicitarie che risuonano a un livello più personale e significativo con il target di mercato. La segmentazione psicografica offre quindi una prospettiva più ricca e dettagliata, essenziale per campagne di marketing mirate e efficaci.

Naturalmente, il vantaggio principale nel conoscere entrambe le segmentazioni consiste nell'identificare una strategia di marketing più completa e mirata, migliorando la comunicazione e l'efficacia delle campagne pubblicitarie.

L’importanza di avere un target ben definito

Per un’azienda, individuare un target ben definito è importante per due motivi principali.

Innanzitutto, dalla definizione chiara e precisa del cliente target dipende l’intero marketing mix dell’azienda (ovvero le 4P: product, price, place e promotion).
Essa, infatti, dovrà avere un’idea chiara del target a cui rivolgersi per sviluppare una strategia adatta al pubblico di riferimento e ottimizzare l'offerta in funzione dei suoi bisogni, delle sue abitudini di consumo e della sua soddisfazione o insoddisfazione.
Questo perché ciascun prodotto o servizio è destinato a un consumatore specifico.
Di conseguenza, il successo della vendita o della comunicazione deve essere coerente con le caratteristiche degli individui a cui l’azienda si rivolgerà e che acquisteranno i suoi beni.

La definizione precisa del target, poi, è essenziale per l’azienda poiché le permette di individuare le giuste strategie per raggiungere gli obiettivi di business prefissati.
Una volta definito il target, infatti, l’azienda potrà nel tempo valutare la necessità di fare degli aggiustamenti all’offerta e alla strategia comunicativa (sulla base della risposta fornita dal target) ma anche di rivedere gli obiettivi e il target stesso.

È proprio per questi motivi che le aziende spendono molto tempo e denaro per definire e monitorare il target di riferimento. Non conoscere il proprio target di clientela, infatti, può essere un grosso danno per l'azienda. Non sapere a chi rivolgerà i suoi prodotti/servizi o i suoi messaggi non le consentirebbe di raggiungere gli obiettivi stabiliti. Si tenderebbe quindi a disperdere risorse in azioni che rischiano di rivelarsi non profittevoli.
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Come definire il proprio target: i 6 passaggi fondamentali

Secondo MarketingStudio, per definire il proprio target occorre dapprima individuare le sue caratteristiche come se fosse una persona che si conosce bene.
Si inizia quindi ad individuare il genere, l’età, la localizzazione geografica, la professione, le abitudini comunicative, i suoi interessi, i problemi che deve risolvere, cosa acquista e dove, come il prodotto/servizio offerto dall’azienda può aiutarlo e quali suoi bisogni può soddisfare. In particolare, per individuare il proprio target, l’azienda può procedere seguendo sei passaggi:
1
Analizzare i bisogni dei clienti.
Si parte individuando i problemi dei consumatori (attuali o potenziali), i loro bisogni (anche latenti), e comprendere se si è in grado di risolverli con i beni offerti o con i messaggi di comunicazione.
2
Creare un ritratto del proprio consumatore tipo.
Sulla base dei problemi individuati, occorre elencare le diverse tipologie di clienti che potrebbero avvertire queste necessità.
A questo punto, inizia a costruirsi l’immagine del consumatore a cui rivolgersi.
3
Individuare i consumatori specifici che otterranno beneficio dall’attività dell’azienda, affinché il target sia più invogliato ad agire e rivolgersi all’azienda.
4
Decidere su quali segmenti di mercato concentrarsi: data la presenza di prodotti/servizi e messaggi adatti a ciascun tipo di consumatore, è importante identificare quali segmenti di mercato conquistare per costruire efficacemente una reputazione positiva e ottenere un ampio riscontro.
5
Identificare le competenze che si possono offrire.
Un modo per stabilire quale sia il target giusto da raggiungere è riflettere sulla propria azienda e i suoi dipendenti.
In questo modo, si potrà comprendere se si è gli unici a offrire un determinato bene in un’area geografica, oppure se esiste un particolare segmento di mercato propenso ad acquistare i prodotti/servizi dell’azienda.
Fattori di questo genere sono utili a stabilire un’offerta interessante per un particolare segmento di mercato.
È quindi importante sfruttare le informazioni e le conoscenze che si possiedono perché sono un valore aggiunto.
6
Individuare i competitors, sia effettivi che potenziali, e comprendere a quali segmenti di mercato puntano.
Se mirano allo stesso segmento di mercato dell’azienda, essa dovrà decidere se imitare le loro strategie, oppure se differenziare i propri prodotti dai loro.
In altre parole, è importante capire come competere all’interno di uno stesso segmento per acquisire il numero maggiore di consumatori.

Uno studio continuo per stare al passo con i tempi

Naturalmente, occorrerà poi studiare il target in maniera continuativa, poiché i mercati e i consumatori cambiano continuamente, così come le esigenze e le abitudini di ognuno.
Rimanendo al passo con i tempi si potranno, infatti, adattare le proprie strategie a seconda delle tendenze che si affermano sul mercato.
In alcuni casi può essere necessario modificare il proprio prodotto o servizio poiché negli anni cambiano le necessità o le abitudini del target di riferimento.

Alcuni esempi di target

Vediamo insieme alcuni esempi pratici di target in tre settori molto diversi tra loro: abbigliamento sportivo, birra artigianale e turismo esperienziale.

Settore dell'abbigliamento sportivo

Un brand di abbigliamento tecnico e sportivo può rivolgersi a diversi segmenti di pubblico, ciascuno con esigenze specifiche:

  • Giovani sportivi (20-35 anni)

    • Cercano capi funzionali e di tendenza per attività come running, palestra e yoga.
    • Prediligono materiali traspiranti e leggeri.
    • Sono influenzati da brand ambassador e social media.
    • Sono sensibili a temi di sostenibilità e produzione etica.

  • Atleti professionisti e amatoriali

    • Hanno bisogno di abbigliamento tecnico con alte prestazioni (compressione, termoregolazione, resistenza).
    • Si affidano a marchi con certificazioni tecniche e partnership con esperti sportivi.
    • Valutano attentamente il rapporto qualità-prezzo e la durata del prodotto.

  • Persone over 40 attive nel fitness

    • Privilegiano comfort e durata nel tempo piuttosto che le mode stagionali.
    • Acquistano in base a funzionalità specifiche (supporto articolare, vestibilità ergonomica).
    • Spesso sono meno digitalizzati e preferiscono negozi fisici o e-commerce con ottimo servizio clienti.

Settore della birra artigianale

Il mercato della birra artigianale è molto variegato e può comprendere diversi segmenti di clienti con abitudini e preferenze specifiche:

  • Beer lovers esperti (30-50 anni)

    • Conoscono bene il mondo delle birre artigianali e cercano prodotti con ingredienti selezionati e stili ricercati.
    • Apprezzano collaborazioni con birrifici internazionali o edizioni limitate.
    • Sono disposti a spendere di più per birre di qualità superiore.
    • Seguono eventi come fiere di settore e festival della birra.

  • Consumatori attenti alla sostenibilità (25-45 anni)

    • Preferiscono birre biologiche o a km 0.
    • Sono sensibili a packaging sostenibili e processi di produzione green.
    • Comprano spesso direttamente dal produttore o da rivenditori specializzati.

  • Target giovane (18-30 anni), social e alla moda

    • Scelgono birre artigianali per il valore esperienziale e socializzante del prodotto.
    • Sono attratti dal design accattivante delle lattine e dal branding innovativo.
    • Comprano spesso in pub e locali trendy, dove scoprono nuovi marchi.

Settore del turismo esperienziale

Il turismo è un mondo sempre più orientato all’esperienza e alla personalizzazione. Ecco alcuni possibili target principali:

  • Viaggiatori avventurosi (25-40 anni)

    • Cercano esperienze outdoor come trekking, rafting e bike tour.
    • Prenotano tramite piattaforme online e leggono molte recensioni.
    • Sono disposti a spendere per attività uniche e coinvolgenti.

  • Coppie alla ricerca di esperienze esclusive (30-50 anni)

    • Preferiscono soggiorni in boutique hotel, agriturismi o lodge immersi nella natura.
    • Amano percorsi enogastronomici e wellness retreat.
    • Sono sensibili a offerte personalizzate e servizi premium.

  • Turisti slow travel (50+ anni)

    • Viaggiano per lunghi periodi e preferiscono esperienze autentiche.
    • Amano la cultura locale e le attività rilassanti come degustazioni o tour guidati.
    • Prenotano con largo anticipo e si affidano ad agenzie o consigli di esperti.

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