La storia di Volkswagen e del logo Volkswagen, è strettamente legata alla Germania degli anni ’30. Il regime nazionalsocialista, per il rilancio del mercato automobilistico, decide di motorizzare anche la popolazione più povera. Per volere di Adolf Hitler nasce nel 1937 la fabbrica della "macchina per il popolo" di nome e di fatto. I primi prototipi dell’automobile di massa vennero presentati nel 1936, ma a seguito dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale il progetto fu accantonato e la Volkswagen produsse veicoli militari. Terminata la guerra venne prodotta una delle vetture più conosciute e vendute al mondo: il Maggiolino. Il Maggiolino fu solo la prima delle tante "icone" automobilistiche della Volkswagen: è del 1949 il famoso Transporter, del 1973 la Passat, del 1974 la Golf e del 1975 la Polo.
Il primo logo Volkswagen, creato dall’ingegnere tedesco Franz Xaver Reimspiess, ha come protagoniste le lettere V di “volk” (popolo) e la W di “wagen” (vettura), che ritroviamo nel logo Volkswagen ancora oggi. Le lettere, posizionate una sopra l’altra, sono inserite in una cornice che ha le sembianze di una ruota dentata. Dalle quattro estremità della ruota dentata partono delle linee che formano una reinterpretazione del simbolo della svastica nazista. Il colore utilizzato è il nero posto su uno sfondo bianco.
Il logo originale è durato solo due anni e durante il periodo della seconda guerra mondiale è nato un nuovo logo Volkswagen. I riferimenti alla svastica scompaiono, ma rimane la ruota dentata a contornare lo stemma delle due lettere che aumenta di spessore assumendo proporzioni simili a quelle che vediamo oggi. In realtà questo logo, che ricorda un cingolato, venne utilizzato unicamente sui veicoli militari, vista la conversione bellica di tutta la produzione durante il conflitto.
Finita la guerra nel 1945 scompare dal logo Volkswagen la ruota dentata. La cornice circolare diventa semplice e di colore nero. Le lettere sono ulteriormente inspessite e, al contrario del logo precedente, sono bianche su sfondo nero. Viene creata una doppia cornice circolare: una bianca più interna e una nera all’esterno.
Nel 1960 il logo Volkswagen è nuovamente modificato. Le lettere tornano a essere nere su sfondo bianco, contornate da una cornice nera spessa e circolare. Anche questa volta le cornici sono due, ma quella esterna che racchiude l’intero stemma è per la prima volta quadrata. La cornice quadrata del nuovo logotipo Volkswagen con la sua tavolozza monocromatica vuole riflettere la potenza e la stabilità del marchio.
Sette anni dopo la cornice quadrata scompare e torna il tradizionale stemma circolare. Il design del nuovo logo Volkswagen non si discosta molto da quello del 1945, ma è più minimalista ed elegante. La tavolozza colori cambia: per la prima volta si utilizza un azzurro/cyan per le lettere e la cornice. Lo spessore delle linee che compongono il logo è ridotto rispetto ai loghi precedenti.
Nella versione del 1978 possiamo notare che il logo Volkswagen presenta una nuova cornice raddoppiata simile alla versione del 1945. In questo logo però la cornice interna bianca ha lo stesso spessore del bordo blu esterno. I colori del logo vengono ancora una volta invertiti, le lettere sono bianche e più spesse, poste su sfondo blu in una tonalità più scura ma molto brillante.
Nel 1989 il logo Volkswagen è ulteriormente modificato, è utilizzata la versione del 1945 con una doppia cornice, ma aumenta lo spessore del bordo bianco circolare interno. Il colore utilizzato per lo sfondo e la cornice è invece un nuovo azzurro chiaro.
Il logo Volkswagen torna ad utilizzare una tonalità di blu scuro. Lo spessore delle cornici e delle lettere è nuovamente modificato: il lettering VW all’interno delle due cornici circolari è ingrandito. Il nuovo logo appare più compatto.
Nel 2000 il logo assume un aspetto tridimensionale grazie all’uso di ombre e colori. Il colore bianco assume una tonalità argentata, mentre il blu diventa metallizzato più intenso, compare un gradiente più chiaro dato da un bagliore che parte dall’angolo in alto a sinistra. Un logo Volkswagen che si adatta perfettamente alle vetture prodotte, come se fosse fatto per essere appoggiato su una superficie bombata e presentasse i colori metallizzati utilizzati per le automobili.
Nel 2010 i colori cambiano, si utilizza un altro blu più scuro. Il logo mantiene l’effetto di tridimensionalità grazie alle sfumature di colore e alle ombre scure rese più evidenti. Nel 2012 è massimizzato l’effetto tridimensionale del logo non solo con utilizzo di ombre e colori ma anche ridisegnando la geometria delle lettere. Il nuovo logo ha un aspetto forte e sicuro che evoca senso di progresso.
L’attuale logo Volkswagen è progettato nel 2019 per celebrare il lancio delle auto elettriche del marchio. È futuristico, semplice e sofisticato. Il logo Volkswagen è tornato a un design bidimensionale che lo rende più esclusivo ed elegante. Lo spessore delle lettere e della cornice è ridotto e il segno bianco che divide le due lettere risulta più evidente. Le linee sono più morbide grazie allo smusso degli spigoli. La nuova tonalità di blu è molto più scura rispetto alle precedenti e riflette la professionalità e stabilità del brand.
Il team del design ha progettato il logo pensando al mondo digital e ai dispositivi mobili. Il logo infatti deve apparire leggibile su varie piattaforme. L'obiettivo del rebrand del logo Volkswagen è rendere il logotipo più adatto ad essere utilizzato in modo coerente ed univoco su tutti i supporti visivi: dal digitale, alla stampa alla riproduzione tridimensionale. Il nuovo rebrand è stato curato dal direttore del design Volkswagen, Klaus Bischoff.
Sei interessato a conoscere la storia dei loghi più famosi? Leggili tutti nel nostro blog: la Storia dei Loghi.