La storia del logo Gucci non può che partire da Firenze. Gucci è una casa di moda italiana attiva nei settori dell'alta moda e degli articoli di lusso con sede a Firenze. I suoi prodotti includono pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, gioielli, orologi, make up, profumi, e una collezione di complementi d'arredo e accessori decorativi.
Gucci è uno dei marchi di lusso più conosciuti e influenti del mondo, autentico punto di riferimento internazionale nel settore della moda e degli accessori, e nella gestione moderna e innovativa del business.
Fondata da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze, Gucci è diventato un marchio di fama internazionale e un’icona della Dolce Vita. Durante gli anni ‘80, la famiglia Gucci ha ceduto progressivamente le quote dell’azienda, che nel ‘99 è stata acquisita dal gruppo francese Pinault-Printemps-Redoute, oggi Kering.
Il primo logo Gucci che possiamo rintracciare nella storia della Maison è del 1923: un elegante corsivo calligrafico con l’iniziale G maiuscola riporta solo il cognome del fondatore. Sembra scritto a mano tanto da sembrare in alcuni tratti un po’ tremolante ed incerto nel discontinuo spessore dei tratti. E’ probabile che sia derivato dalla firma di Guccio Gucci. Moltissimi i brand in quegli anni affidavano le sorti dei propri loghi alle firme, un modo semplice per caratterizzare un brand.
Nel 1929 il logotipo Gucci si arricchisce anche dell’iniziale del fondatore e G.Gucci viene trascritto sempre con un corsivo calligrafico, la scritta è però inclinata verso l’alto e una sottolineatura a forma di nastro svolazzante passa dalla i finale sotto la scritta. Il logo appare più dinamico e professionale.
Dopo aver lavorato da giovanissimo al Savoy Hotel di Londra come lift e aver conosciuto lo stile inglese, Gucci introduce nella placca metallica sulle sue valigie nel 1934 il nuovo marchio Gucci con la figura di un fattorino con una valigia e una borsa da viaggio. Il carattere è qui uno stampatello maiuscolo filiforme.
Accanto a questo vengono introdotte nell’immaginario della Maison nuove icone di stile: la miniatura del morso da cavallo, costituita da un doppio anello congiunto da una barretta, e il nastro a trama verde-rosso-verde che riprende il tradizionale sottopancia delle selle. Questo perché negli anni 30’ molti dei clienti italiani sono aristocratici con l’hobby dell’ippica.
Nel 1955 il logo Gucci cambia: al fattorino si sostituisce una nuova figura: un cavaliere in armatura. Sempre con la valigia e la borsa da viaggio, il cavaliere viene integrato in uno stemma araldico. Il riferimento è ad una presunta discendenza di sellai della nobiltà rinascimentale a cui si accostano i simboli della mondanità contemporanea (valigeria). Nello scudo, sopra al cavaliere, una rosa e un timone simboleggiano rispettivamente la raffinatezza e l’imprenditorialità della famiglia Gucci. Di questi anni è l’apertura del primo negozio Gucci in America, sulla 58° strada a New York. E’ l’inizio dell’espansione americana che ne sancirà il successo internazionale. Gli articoli Gucci divengono i preferiti delle stelle del cinema, grazie al loro design esclusivo.
Quando Guccio Gucci morì negli anni ’50, Aldo Gucci rilevò l’attività. Accanto al cavaliere in armatura nel 1958 si affianca una scritta molto netta ed incisiva che rimarrà un’icona per anni: un carattere bastoni, ma soprattutto l’ampia spaziatura tra i caratteri, contribuiscono a dare al nuovo marchio un carattere di distintività e riconoscibilità.
Negli anni Sessanta l’azienda Gucci stava già ampiamente utilizzando il monogramma della doppia “G” come marchio registrato e stampato su borse, valigie e altro. Gli oggetti Gucci iniziano a diventare un must, sono richiestissimi e il cavaliere in armatura viene gradualmente abbandonato. Nel 1971 la scritta Gucci è un elegante carattere tipografico Serif. Esprime fierezza, è aggraziato senza essere frivolo, uno stile senza tempo.
Con l’arrivo di Alessandro Michele come direttore artistico alla Maison, il logo Gucci fa suo il monogramma della doppia G che fino a quel momento era stato utilizzato solo come griffe su borse, valigie ed accessori.
Nel 1998 il logo Gucci subisce quello che potremmo definire un debranding, si va per sottrazione e ritorna ad avere solo la semplice scritta GUCCI, il carattere è graziato e sottile, rimane il gioco molto distintivo dell’ampia spaziatura tra una lettera e l’altra.
Anche se nella sua più recente versione i caratteri hanno perso i loro allungamenti finali, il font usato per il logo di Gucci è un Granjon Roman, ispirato a sua volta al Garamond. A differenza di quest’ultimo risulta più rotondo. Trasmette certamente una certa autorità, classicità, in effetti il Garamond può essere ricondotto al lavoro di Claude Garamond, tipografo francese del XVI secolo. Il Granjon è un carattere old-style serif disegnato da George W. Jones tra il 1928 e il1929. Il font successivamente attraverso dei restyling si è addolcito e assottigliato negli anni, rimanendo sempre incisivo e con una grande personalità.
Alessandro Michele nel 2019 introduce una novità: disegna un nuovo monogramma emblematico, è una nuova versione della “doppia G” con i due caratteri sovrapposti e orientati verso destra e, a differenza del monogramma originale, questo è il primo ad essere utilizzato anche come marchio aziendale.
Dal loro sito leggiamo “Autorevole, innovativo e progressista, Gucci reinventa completamente un moderno approccio alla moda. Secondo la nuova interpretazione del Direttore Creativo Alessandro Michele, la Maison ridefinisce i canoni del lusso del 21° secolo, rafforzando ulteriormente l'immagine di una delle più affascinanti case di moda del mondo. Eclettici, moderni e romantici, i prodotti Gucci sono il non plus ultra dell'artigianalità italiana, insuperabili per la loro qualità e l'attenzione ai dettagli.”
Sei interessato a conoscere la storia dei loghi più famosi? Leggili tutti nel nostro blog: la Storia dei Loghi.